Giochiamo la partita con la vita
Giochiamo la partita con la vita
Ci si può emozionare ad una sfilata di Carnevale? A me è successo oggi.
Come sempre mio figlio organizza la sua vita e solo dopo, quando è necessario, mi coinvolge: ”Allora mamma, io il 2 marzo sfilo con la Contrada Pila al Carnevale di Fermo. Mi devi prima accompagnare a prendere il costume, poi domenica mi accompagni a sfilare. Il gruppo si intitola Alice nel paese delle meraviglie”.
Punto, senza repliche.
Prendiamo il costume, è un doppio grande pannello di cartone con l’immagine del Duomo. Bello, mi dico, verrà fuori un bel gruppo se mettono tante carte con le bellezze del territorio.
Oggi lo accompagno, mi guardo intorno e vedo tutti mascherati con carte NORMALI: cuori, fiori, quadri, picche. E allora capisco: mio figlio è il JOLLY!! Si dice anche MATTA nel linguaggio comune ed io non voglio nasconderle le parole.
E giù scendono le lacrime di commozione.
Sì, è giusto. I nostri figli sono come i jolly, non sono carte normali, sono carte speciali.
Possono essere tutto o niente.
Dipende da chi le ha in mano, da come le sai gestire.
E quante volte ho perso partite pur avendo 2 jolly in mano! Ma se le sappiamo ben collocare, se diamo loro il giusto ruolo, se diamo loro il giusto VALORE, sono la chiave vincente!
Vincere cosa?
Beh…la VITA!
Maria Rita Felici
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